Parchi




 PARCHI
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Per quanto riguarda i Parchi, il Comitato si propone di effettuare un’analisi conoscitiva per poter comprendere le cause della loro scarsa valorizzazione e dello stato insoddisfacente in cui versano, individuando le varie responsabilità pubbliche e private. Ciò al fine di poter elaborare una linea d’azione per il loro recupero. Intanto si vuol fare un’azione di informazione dettagliata, perché i cittadini del nostro Quartiere possano conoscere quale “tesoro” rappresentino e in quale modo possa essere estesa la loro praticabilità.


Si vogliono inoltre individuare, valorizzare e tutelare le strutture sportive pubbliche e le aree verdi potenzialmente assimilabili a “giardini pubblici”, sempre nell'intento di renderle fruibili sia per un uso privato sia, soprattutto, per “eventi” e programmi di attività sportive collettive (calcio, basket, pattinaggio, bici, maratonine, gare, ecc.). Inoltre non ci vogliamo limitare a rimanere confinati nel nostro territorio, ma a godere collettivamente anche i meravigliosi spazi che offre Roma Città Metropolitana, per esempio: organizzando gite alla scoperta degli stupendi paesetti e delle incontaminate montagne che sono a due passi da noi.

Per iniziare la nostra azione informativa sui tre Parchi, che circondano quasi completamente il nostro Quartiere, cominciamo a descrivere (molto parzialmente) ciò che sappiamo di loro:


IL PARCO REGIONALE DI AGUZZANO
E’ gestito (male) dall’Ente Regionale RomaNatura in collaborazione con il Comune di Roma. E’ stato costituito nel 1989 e nel 1995 è stato regolamentato da un "Piano di assetto". Per mettere in atto un'azione di riqualificazione dell'intero Parco, il C.d.Q. è entrato a far parte di una "rete" di Associazioni e Comitati avente lo scopo di coinvolgere tutte le Istituzioni che hanno responsabilità dirette sulla gestione e manutenzione dell'intero Parco. La superficie più frequentata dagli abitanti del nostro Quartiere corrisponde ad un’area di circa 20 ettari (su un totale di 60 ettari) come indicato nella mappa sottoriportata


Sono presenti in esso ben cinque Casali che ancora mantengono la denominazione originaria assegnata loro da un Consorzio dei primi anni del secolo scorso A.L.B.A. (Azienda Laziale Bonifiche Agrarie).

Il trascorrere del tempo ha fatto vivere ad essi complesse e, in alcuni casi, travagliate vicende. Ma veniamo ai tempi nostri......

- Casale Alba 1: vedi quanto riportato sotto il tasto "Luoghi di socializzazione"
- Casale Alba 2 (detto anche Casale delle scuderie): alcuni anni fa divenne oggetto di un progetto per il reinserimento di madri detenute provenienti dal carcere di Rebibbia. Il progetto era denominato I.C.A.M., Istituto di Custodia Attenuata per Madri detenute. ma incontrò una forte opposizione da parte degli abitanti del quartiere confinante in quanto non si trattava di un casa famiglia ma di un vero e proprio minicarcere all’interno del Parco con l’architettura militaresca e particolarmente deturpante l’ambiente del Parco che, si ricorda, è un’area naturale protetta. La struttura rimase abbandonata a sé stessa e soggetta a vandalismi e ad un inizio di degrado, finché un’aggregazione di cittadini dei quartieri confinanti decise di prendersene cura arredandola e corredandola del necessario per potervi svolgere attività di socializzazione che la stanno attualmente valorizzando (ciclofficina, informatica, erboristeria, yoga, musica, corsi di lingua italiana, laboratorio di espressione e creatività, teatro, spazio bimbi, biblioteca, gite culturali, ecc.)
- Casale Alba 3 (detto anche Casale delle Vaccherie): fino ad ottobre 2016 affidata in convenzione alla L.I.P.U. – Podere Rosa, ospitava il CCE Centro di Cultura Ecologica comprendente la biblioteca-archivio ambientalista Fabrizio Giovenale. Al mancato rinnovo della convenzione è subentrata l’attuale gestione affidata a “Biblioteche di Roma” che ha ereditato il nome della Biblioteca Fabrizio Giovenale: 
http://www.bibliotu.it/biblioteca/fabriziogiovenale#0.
La funzionalità della struttura ha raggiunto nel frattempo il pieno regime con la possibilità di un uso sociale attraverso la partecipazione di associazioni culturali, che è già in atto dallo scorso anno.
- Stalla dei Tori: attigua al Casale Alba3 e destinata nel piano di assetto a sala incontri e dibattiti del Quartiere, è stata assegnata alcuni anni fa, anche qui senza bando alcuno, alla Protezione Civile. Attualmente viene gestita dalle “Biblioteche di Roma” come parte della Biblioteca Fabrizio Giovenale.
- Casale Nuovo di Aguzzano (detto anche Casale del Vascone): fra i cinque casali è quello più fatiscente e in stato di estremo degrado. E’ occupato da alcune famiglie in disagio e manca di qualunque servizio. Anni fa era stato indicato come possibile ubicazione per la “casa del disabile” ma il costo elevato della ristrutturazione (fra l’altro finanziata per metà dal Comune di Roma e per metà da privati) ha fatto si che questo progetto venisse ben presto accantonato.

E’ presente inoltre, nella zona prossima a P.le Hegel, un’area giochi e una palestra all’aperto (a nostro giudizio mal progettata e mal gestita) per bambini e sportivi, dove i giochi sono quasi tutti in cattive condizioni e gli attrezzi ginnici (metallici e installati su plinti in cemento …) sono quasi tutti fuori uso e comunque in distonia con l’ambiente rurale del parco. 
Invece in Via Gina Mazza è presente un parchetto giochi per bambini ben tenuto dagli abitanti della zona.


casale Alba 1

casale Alba 1

La Meridiana

Sport nel parco (campo basket in fondo a Leibniz)


IL PARCO PETROSELLI

Si sviluppa lungo la via Nomentana e si insinua fino a lambire interi complessi abitativi. E’ gestito, in maniera appena accettabile, dal Comune di Roma ed è molto frequentato da cittadini di ogni età. Comprende anche un’area giochi che necessiterebbe di una manutenzione più adeguata (soprattutto per il grado di frequentazione).








Parco Petroselli

Viale dai Canonici Regolari alla via Nomentana

"la ragnatela"


RISERVA NATURALE VALLE DELL’ANIENE
Il Quartiere ne è lambito per una buona porzione che è di solito percorsa da sportivi e camminatori in genere. Al suo interno si possono godere scorci bucolici e angoli di solitaria contemplazione in mezzo ad una natura che in alcuni punti non è disturbata neanche dalla visione dei palazzi circostanti. In alcuni punti si può scendere sul greto del fiume e, per gli amanti della bici, si può pedalare su parte di una pista ciclabile. Purtroppo non è indenne da abusivismi (anche se ben nascosti) che ne minacciano costantemente il decoro e la fauna autoctona.

In prossimità di uno dei suoi accessi (in via Vicovaro) è presente la “Casa del Parco” che ospita un “Centro Visite”. La struttura è gestita dell’Associazione “Insieme per l’Aniene onlus”: 
http://www.aniene.it/.
A poca distanza dalla Casa del Parco, dopo un tratto di strada non asfaltata a partire da Via Bertero, si trova un antico casale attualmente "occupato" dal Centro Sociale "La Torre". 





L'Aniene

Il casale occupato dal centro sociale "La Torre"

Gli orti urbani